Tutela dell’infanzia
CESVI opera quotidianamente per la tutela dell’infanzia, protegge la vita e la salute dei bambini poveri nel mondo attraverso le Case del Sorriso, strutture di aiuto e accoglienza che si trovano in sette Paesi.
Cosa fa CESVI per la tutela dell’infanzia
Il perpetuarsi delle disuguaglianze tra Nord e Sud del Mondo, insieme a guerre, carestie, catastrofi naturali e arretratezza, produce ogni anno la sofferenza di milioni di bambini. Le organizzazioni onlus come Fondazione CESVI hanno il dovere di intervenire in loro aiuto, ma da sole non possono rappresentare la soluzione di un problema così grande.
Nonostante i progressi degli ultimi decenni, i rischi da cui mette in guardia il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia sono drammatici: entro il 2030, in assenza di interventi adeguati, 69 milioni di bambini sotto i 5 anni moriranno per cause prevalentemente prevenibili, mentre i bambini poveri nel mondo saranno in totale 167 milioni.
Per impedire che questi dati diventino realtà, operiamo, oltre che in Italia, anche nei continenti con i più alti livelli di povertà e in alcuni dei Paesi con il più alto tasso di mortalità infantile del mondo. Abbiamo dato vita alle Case del Sorriso, strutture di tutela dell’infanzia che forniscono servizi e accoglienza a orfani, minori che vivono in strada o in stato di abbandono e bambini vittime di sfruttamento e violenza anche nel contesto familiare. A loro vengono offerti cibo, cure mediche, educazione, formazione professionale, supporto psicologico e tutto l’accompagnamento necessario perché possano avere un futuro migliore.
Le Case del Sorriso si trovano in Italia, Zimbabwe, Sudafrica, Haiti, Brasile, Perù e India
Dare un sostegno concreto in Italia ai bambini che vivono in situazioni di disagio
Poiché il problema della povertà dei bambini riguarda sempre di più anche il nostro Paese, CESVI da anni è impegnata per aiutare i bambini in Italia.
Operiamo per combattere il maltrattamento e la trascuratezza dei minori, al fine di promuovere il benessere dei bambini e delle mamme in condizioni di vulnerabilità. Presto sarà completato l’avvio di 5 Case del Sorriso italiane. Dopo aver iniziato le attività a Milano (2 strutture) e a Bari, le porte della Casa del Sorriso si apriranno anche per i bambini di Napoli e di Siracusa. Qui i bambini avranno la possibilità di ricevere supporto educativo, praticare attività ricreative, divertirsi con lo sport e contare sul supporto di educatori qualificati.
Il nostro compito, così come quello della comunità internazionale, è far sì che non ci siano più bambini poveri, né soli né abbandonati.
India, lotta allo sfruttamento dei bambini
In India lo sfruttamento del lavoro minorile è una delle piaghe più gravi. Nonostante lo sfruttamento dei bambini sul lavoro sia illegale, ancora oggi milioni di bambini sono costretti a lavorare.
L’India presenta il più alto tasso di bambini sfruttati nel lavoro di tutto il mondo, con più di 42 milioni di bambini che non vanno a scuola e oltre 10 milioni costretti a lavorare.
Nella regione del Tamil Nadu, una delle più povere dell’India, moltissime famiglie lavorano in condizioni di semischiavitù nei mulini di riso, nei campi di cotone o nelle fabbriche di mattoni.
Vivono all’interno del luogo di lavoro, in casette temporanee senza luce né servizi igienici. I bambini non vanno a scuola, ma lavorano insieme ai genitori per aiutare economicamente la famiglia. Milioni di persone vivono con poco più di un dollaro al giorno: la miseria e la povertà sono alla base dello sfruttamento infantile.
Dal 2007, nello stato del Tamil Nadu, CESVI gestisce due Case del Sorriso in cui orfani, figli di famiglie appartenenti alle caste più povere e bambini lavoratori ricevono assistenza diurna e notturna, accompagnamento scolastico, vestiario e cure mediche.
Lo staff della Casa del Sorriso, inoltre, organizza momenti di sensibilizzazione e informazione su temi importanti come il diritto all’educazione e la tutela dell’infanzia.
Le Case del Sorriso sono un punto di riferimento per aiutare i bambini in India: in questo modo possono sentirsi protetti e ascoltati, oltre a ricevere cure, sostegno psicosociale, materiale didattico e assistenza legale.
Dare un aiuto concreto ai bambini in America Latina con le Case del Sorriso
CESVI è in prima linea per aiutare i bambini in America Latina con le Case del Sorriso. I due paesi del Sud America dove operiamo sono il Perù e il Brasile.
Perù, per i diritti dei bambini
In Perù CESVI è presente per la tutela dell’infanzia e dei diritti dei bambini che, a causa dell’estrema povertà e della miseria diffusa in tutto il Paese, sono vittime di sfruttamento sessuale, lavoro minorile, violenza domestica e abbandono.
In Perù i diritti del bambino vengono spesso negati e ignorati.
L’estrema povertà delle aree rurali ha causato in Perù, a partire dagli anni ’50, un massiccio e drammatico spostamento della popolazione dalle montagne verso le città della costa. Questo esodo ha provocato l’accentuarsi di fenomeni come la disgregazione sociale e la miseria, principali cause dell’aumento del lavoro minorile e dell’abbandono dei bambini.
A Lima CESVI opera per la promozione di cooperative sociali. È stato sviluppato il concetto di microcredito arrivando alla creazione di vere e proprie imprese sociali, che hanno dato lavoro a ragazze a rischio di violenza, droga e prostituzione.
Sempre nella capitale, è stata creata una Casa del Sorriso per aiutare i bambini a affrontare e prevenire violenza e sfruttamento sessuale. Grazie a questo progetto le giovani in condizioni di disagio trovano appoggio psicologico, sanitario e legale. Vengono accompagnate passo dopo passo verso il reinserimento sociale sia in ambito scolastico che lavorativo. Il progetto rappresenta per loro una possibilità di salvezza, un’opportunità di riscatto e una via per realizzare i loro sogni.
Povertà in Brasile, aiutare i bambini delle favelas
Il Brasile odierno, segnato da una lunga crisi politica, economica e sociale, continua ad essere un Paese in bilico tra grandi potenzialità e condizioni di grave povertà. In questo contesto drammatico, aiutare i bambini vittime di emarginazione, violenza e disagio sociale è il principale obiettivo di CESVI.
Le strade sono proprietà di narcotrafficanti e gruppi paramilitari. Le acque sono inquinate dagli scarichi industriali. L’energia elettrica è assente. Questa è Manguinhos, un complesso di 13 favelas alla periferia di Rio de Janeiro dove vivono, tra degrado e povertà, 55.000 persone. Per i bambini che nascono qui non c’è presente e non c’è futuro: esclusi dall’insegnamento scolastico, diventano presto vittime della vita di strada e delle guerre tra bande rivali.
È per questo che CESVI ha scelto da oltre 20 anni di intervenire qui. In collaborazione con il partner locale REDECAPP, ha creato la Casa del Sorriso (che qui chiamano “Casa Viva”), un luogo di incontro e accoglienza che è diventato un punto di riferimento e una vera e propria oasi di serenità per tutti i bambini e ragazzi che, quotidianamente, subiscono violenze e brutalità. CESVI si propone di aiutare i bambini e i ragazzi dai 6 ai 20 anni con corsi di formazione, laboratori artistici, supporto sociale ed educativo per offrire loro un’alternativa alla vita in strada. Nella Casa del Sorriso i sogni diventano realtà attraverso la danza, la musica, il disegno, la pittura, la lettura e lo sport. I bambini e i ragazzi del Brasile imparano così che quello che conta non è semplicemente sopravvivere, ma soprattutto studiare e costruire un futuro lontano dalla favela e dalla violenza.
Regalare un futuro ai bambini africani
CESVI con le Case del Sorriso è in grado di aiutare i bambini in Africa, regalando un futuro e intervenendo concretamente in situazioni di disagio.
Sudafrica, contro la violenza sulle donne e sui bambini
Il Sudafrica è il Paese con il più alto numero di casi di violenza sulle donne a livello mondiale. La violenza sulle donne è frutto del degrado portato dalla povertà economica ed educativa, oltre che dalla mancanza di servizi e infrastrutture.
In Sudafrica, migliaia di madri giovanissime, subiscono violenze inaccettabili dai loro mariti e compagni. Ferite e scoraggiate, non hanno quasi mai la forza di fuggire, perdendo a poco a poco la voglia di vivere.
Questa diffusa e insensata violenza sulle donne è radicata in un contesto sociale e culturale in cui le donne non hanno istruzione, non hanno un lavoro e dipendono completamente dai loro mariti. Per questo, anche se vengono picchiate e abusate rimangono con loro, perché non hanno niente.
Nel 2007 CESVI ha creato la Casa del Sorriso per donne e bambini nella baraccopoli Philippi a Cape Town.
Si tratta di un centro di accoglienza residenziale che fornisce alle donne assistenza psicologica e formazione professionale e ai loro bambini scuola, cibo e cure. La casa è l’unica struttura all’interno di questa bidonville in grado di dare accoglienza alle donne vittime di violenza domestica e ai loro figli.
All’interno si svolgono attività di formazione e di assistenza medica e psicologica, mentre altri servizi collaterali sono forniti da enti esterni presso i quali le donne vengono accompagnate.
Zimbabwe, storie di bambini di strada
Il problema dei bambini africani che finiscono a vivere per strada in condizioni di miseria, degrado e abbandono sta assumendo dimensioni drammatiche. Disgregazione familiare e povertà sono le principali cause di questa tragica situazione.
Le strade di Harare, capitale dello Zimbabwe, sono popolate da migliaia di bambini di strada. La strada è un luogo di sfruttamento e violenza, dove i bambini sono costantemente esposti ai rischi della droga e della delinquenza.
Per questo ad Harare CESVI ha costruito una Casa del Sorriso dove i bambini e i ragazzi abbandonati o orfani possono essere accolti in un clima sereno e ospitale. Un centro di accoglienza che offre loro una possibilità concreta di salvezza e di riscatto: un luogo dove trovare cibo, cure mediche, servizi igienici e istruzione.
La Casa gioca un ruolo importante anche nel sensibilizzare i ragazzi sul tema dell’HIV e sulle modalità di prevenzione. I beneficiari sono poi coinvolti in laboratori di musica, poesia, teatro, pittura e disegno.
Haiti, infanzia negata
Ad Haiti, a causa del susseguirsi di catastrofi naturali e di disordini politici e sociali, i diritti dei bambini vengono quotidianamente calpestati. Le loro condizioni di vita sono inaccettabili: un’infanzia negata senza accesso al cibo, all’acqua potabile e alle strutture sanitarie.
Haiti ha il più alto tasso di mortalità infantile dell’America Latina con più di 1 bambino su 10 che non raggiunge il quinto anno di vita.
A causa dell’attuale situazione del Paese, con malnutrizione, epidemie, carenza di cibo, acqua contaminata e assistenza medica inadeguata, sempre più bambini vengono abbandonati al loro destino e privati della loro infanzia.
A Wharf Jérémie, uno dei quartieri più poveri e bisognosi della capitale Port-au-Prince, l’estrema povertà rende difficile per le famiglie far fronte a tutte le esigenze quotidiane. La violenza e la disperazione alimentano l’insicurezza, i diritti dei bambini vengono costantemente negati e le case sono baracche di lamiera e cartone.
In questa enorme discarica a cielo aperto, non c’è luce, non ci sono servizi igienici e per le strade scorrono fiumiciattoli maleodoranti di rifiuti e sporcizia, che rendono l’aria irrespirabile.
Qui i bambini hanno bisogno di tutto: cibo, acqua, cure mediche e supporto psicologico. Proprio in questa bidonville, CESVI ha creato una delle sue Case del Sorriso per svolgere attività di nutrizione, tutela dell’infanzia, istruzione e formazione a favore di oltre 550 bambini. Per loro la Casa del Sorriso rappresenta uno spazio amico, una luce nell’oscurità che li accompagna verso un domani di autonomia e riscatto.